Informazioni personali

La mia foto
Sono ancora vivo.... e questo mi basta.

sabato 31 dicembre 2011

Gandhi


 

Gandhi credo che per tutti rappresenti il simbolo della lotta non violenta, della pace e della tolleranza, ma io di questo grand' uomo non so assolutamente nulla.

Nei vaghi ricordi d'infanzia ripesco alcune immagini di lui viste in televisione, forse al telegiornale in qualche commemorazione, e devo dire che il quadro che mi ero fatto nella mia testa di quest' uomo non era molto lusinghiero. Scusa Gandhi ma nel mio immaginario ti vedevo come il "re degli sfigati", bruttino, piccolo, magro e pure occhialuto, te ne andavi in giro in ciabatte avvolto in un lenzuolo, sembravi sempre fuori posto, ti guardavi attorno spaesato e sorridevi a chiunque, baciavi bambini e stringevi mani di politici in giacca e cravatta..... ed anche se tutti dicevano un gran bene di te, mi facevi un po' pena e pensavo..... ma dategli almeno un paio di scarpe, poverino!
Eri un indiano e ..... i conti non mi tornavano, per me gli indiani erano i "pellerossa" dei film western e la vera "India" non sapevo manco dove fosse. Quando io ti vedevo eri già anche morto, ma io non lo sapevo e pensavo che te ne andassi ancora in giro per il mondo a fare figuracce con le tue ciabatte e il tuo lenzuolo..... cari miei, a volte l'immagine conta più della parola!!!
La cosa più sconvolgente sull' India l'ho imparata molti anni dopo: L' India è lo stato che produce il maggior numero di film del mondo ed allora mi sono chiesto: ma Gandhi andava al cinema?

Sicuramente ci finì nel film del 1982 di Richard Attenboroughs, film che naturalmente non ho visto, altrimenti qualcosa in più su Gandhi lo saprei, ma di cui mi sono fatto l'idea di film molto lungo e noioso. Ben Kingsley per me resterà sempre "Gandhi", ancora adesso quando lo vedo in qualche film mi scappa di pensare "Toh! Guarda c'è Gandhi!!!"

venerdì 30 dicembre 2011

Il cinema russo


Una mattina di novembre del 1970 l' istituto tecnico per geometri Guarino Guarini costrinse me e tutti i miei compagni di classe a vedere questo kolossal mattonazzo al cinema Ideal di Torino.
"Waterloo" di Serghej Bondarciuk.
Parlava di Napoleone, personaggio di cui le uniche cose che sapevo erano che era piccolo e teneva sempre una mano sulla pancia, a parte i professori nessuno sembrava gradire il film, era troppo lungo ed anche noiosissimo, comunque era almeno a colori (per un film russo già mi sembrava una gran cosa).
C'era troppa gente sullo schermo, troppi personaggi e troppi intrighi politici di cui non si capiva una beata fava.... e sinceramente a nessuno fregava un bel niente di quello che capitava sullo schermo, la maggior parte sbadigliava e non vedeva l'ora che finisse, alcuni dormivano alla grande.
Alla fine Napoleone perde e i vincitori russi non erano per niente simpatici.
L'unica scena che destò qualche sussulto è quella in cui un ufficiale francese risponde "Merda" alla proposta di resa. Merda era una parolaccia e non si poteva dire.... per questo tutti applaudirono con gran disappunto dei professori.
E da quel giorno col cinema russo ho chiuso..... per sempre.

E poi..... non c'era neanche una donna nuda.... 

A tavola....


Non sono un fanatico di cucina e non so cucinare.... ma mi piace mangiare, mangiare bene.
Vado spesso al ristorante ed ho sperimentato svariati tipi di cucina, la "nouvelle cousine" tanto bella da vedere ma un po' strettina nelle porzioni, la cucina molecolare con tutte quelle "pappette" multicolori che non capisci di cosa sono fatte, la cucina tradizionale, piemontese in particolare, ma anche sarda, ligure, toscana, napoletana, romana etc, etc, i ristoranti etnici li ho provati quasi tutti, mi piace il giapponese (ma non il sushi) un po' meno il cinese, il messicano è quello che si sposa meglio coi miei gusti, non mi dispiace quello greco, il russo e l'indiano ed ho fatto visita anche a quello arabo, vietnamita, thailandese e qualche altro.
Ma, alla fine della fiera, ho scoperto che nulla può superare un buon salame, una gorgonzola bella cremosa... che scappa e naturalmente le mie adorate ACCIUGHE al VERDE!!!!!

Tuxedo bis


Ho trovato un altro volantino del concerto tenuto al Tuxedo, ritrae i tre "Real GoodFellas" Henry Hill, Jimmy Burke e Thomas DeSimone, personaggi a cui sono ispirati i tre protagonisti di "Quei Bravi Ragazzi" interpretati rispettivamente da Ray Liotta, Robert DeNiro e Joe Pesci.
Ho anche postato su YouTube un brano registrato dal vivo quella sera
Lo potete sentire qui:

 


mercoledì 28 dicembre 2011

Skarab Story part 6






Dopo i successi ottenuti in casa cerchiamo fortuna all' estero e ci spingiamo fino a Chivasso. Ci viene concesso il teatrino civico, programmiamo adirittura due spettacoli.... al pomeriggio alle 16 e alla sera alle 21, miglioriamo ancora il repertorio con l' aggiunta di "Caca de vaca" di Joe King Carrasco e "Baggy Trousers" dal secondo LP dei Madness, il fenomeno SKA intanto era arrivato anche in italia e portava "One step beyond" ai primi posti delle hit parades.
I due spettacoli registrarono il tutto esaurito, grande successo..... per noi fù un po' pesante, ma alla fine eravamo stracontenti.... purtroppo non ho fotografie e prego chiunque avesse qualche documento di quei due indiavolati concerti di contattarmi.

Sembravamo ormai lanciati verso il successo ma, come tutte le cose che si fanno per divertimento, quando si profila il pericolo che la cosa si trasformi in un lavoro.... la cosa non diverte più, la gloria l' avevamo avuta.... il lavoro se lo prenda qualcun altro....



Il 22 Febbraio, a Torrazza, facemmo il nostro ultimo concerto....... anche questo andò bene, ma alla fine nessuno di noi cercò più di organizzare altri eventi e finito il periodo delle feste natalizie la vita dell' oltrepò chivassese non offre molte possibilità di concerti e non ci furono altri ingaggi..... fine degli SKARAB












Skarab Story part 5


Dopo il grande successo ottenuto alla Fontanina il 28 Dicembre (evento di cui ho ritrovato il manifesto) anche la Leva di Cavagnolo ci volle per allietare la loro festa.


La sera di Sabato 17 gennaio 1981 gli Ska-Rab tennero un altro strepitoso concerto presso il salone del Bar Moro in frazione Piana di Cavagnolo. Di quella sera non ho assolutamente nessun ricordo..... perchè non c'ero, ero a letto con un atroce febbrone.
Pubblico queste tre foto avute da Riccardo, se qualcuno ne ha altre gradirei le condividesse.... grazie.




giovedì 15 dicembre 2011

Il Rovescio della Medaglia


Tra i gruppi di rock italiano è, senza ombra di dubbio, il mio preferito. Nel 1973 ho avuto la fortuna di vederli dal vivo per ben due volte, la prima al  "Baccarat" di Chivasso domenica 28 Gennaio, la seconda in un concerto all' aperto a Tonco d'Asti ad agosto o settembre. In tutte e due le occasioni eseguirono per intero il loro primo LP "La Bibbia". Il "Baccarat" era una piccola discoteca con un palco non troppo grande, io ero proprio nelle prime file davanti al bassista Stefano Urso che mi fece una grande impressione, era vagamente effemminato ed anche con gli occhi truccati, qualcuno tra il pubblico malignamente sospettava che si trattasse di un "culattone" molto noto negli ambienti romani, per me era solo un grande bassista con notevole presenza scenica, quali fossero i suoi gusti sessuali non rientrava nei miei parametri di giudizio.
Il concerto di Tonco lo ricordo meglio, il palco era praticamente il rimorchio di un TIR con al centro la batteria e dietro un alta pedana con sopra un enorme gong e due timpani, luci strobo a volontà, fumi e lampi e soprattutto grandissima musica..... un concerto molto spettacolare. Dopo di loro si esibiva Franco Battiato, ma non sullo stesso palco.... a fianco c'era un ford transit tutto scassato con una piccola pedana davanti, Battiato era da solo.... suonava la chitarra e manipolava alcuni synt.... poverino, dopo il mega spettacolo del Rovescio, faceva veramente la figura del povero sfigato.... il pubblico gli voltò le spalle ed inizio ad andarsene.... dopo una mezzora eravamo rimasti appena in una cinquantina di persone..... e poi me andai anch'io.
Anni dopo ho conosciuto uno degli organizzatori di quel concerto che mi raccontò una storia su Battiato che riporto così come mi è stata venduta: pare che gli mancasse una tastiera (o forse un aplificatore) ed uno degli organizzatori gliela prestò volentieri, finito il concerto il nostro Franco si affrettò a caricare e partì senza restituire ciò che gli era stato prestato.... così dovettero inseguirlo, raggiunto si scusò dicendo che si era dimenticato..... mah!!!

Nel 1973 li ho visti poi una terza volta alle "Due Rotonde" di Ciriè dove presentavano "Contaminazione", non mi erano piaciuti per niente, avevo molto più apprezzato un giovanissimo Branduardi che si esibiva da solo (con basi preregistrate) e di cui mi colpì "Storia di un malandrino", per qualche tempo seguii questo giovane cantautore ma dopo l'uscita di "Alla fiera dell' est" già mi aveva rotto i coglioni con le sue cantilenose filastrocche.....

mercoledì 14 dicembre 2011

Panna Fredda


Il primo gruppo del nuovo rock italiano (oggi si chiama "Progressive") che ho sentito erano i Panna Fredda, fù trasmesso (quasi integralmente) da per voi giovani ancora prima che uscisse, io lo registrai col mio magnetofono Castelli a bobine e lo riascoltai più volte.... era veramente un bel disco, mi piaceva in particolare "La Paura" e "Scacco a re Lot" ma tutto il disco era decisamente innovativo ed originale. 
Ma il motivo principale per cui mi ricordo questo disco non è questo, me lo ricordo perchè l'ho comperato al..... Salone dell' Automobile di Torino del 1971.
E' l'unico disco che ho comprato al Salone dell' Automobile!!!!!

Nel mio disordinato modo di collezionare dischi, con frequenti cambi di "obiettivo", questo disco credo abbia fatto una brutta fine..... magari scambiato con qualche insignificante fetecchia....
Peccato perchè oggi vale un sacco di soldi!!!!

lunedì 12 dicembre 2011

Quelli della mucca


Grazie al loro quinto LP i Pink Floyd dal 1970 divennero.... quelli della mucca
nel 1973 con l' uscita del loro ottavo LP hanno venduto la mucca e son diventati quelli di ..... Money
LP in questione era "Dark Side of The Moon" che portò i Pink Floyd a conoscenza anche di chi seguiva la "musica leggera"..... così la domanda per capire quanto uno fosse coinvolto con la musica rock era:
"Qual è il primo disco dei Pink Floyd?"
Risposta: Dark Side of The Moon   ........   Bocciato!!!!
Risposta: quello della mucca  ...............     Rimandato a Settembre!!
Risposta: Piper at the Gates of Dawn  .....  Promosso a pieni voti!


Capita che mentre mi ascolto il disco mi rigiro tra le mani la copertina, ne leggo il contenuto e alle volte succede che inizio a inventarmi una storiella assurda, ma verosimile, al riguardo dell'immagine: intanto inizio a dare un nome alla mucca, lei si chiama Milky Way e si trova in una piccola fattoria di un piccolo paesello della verde Inghilterra, sta pascolando tranquillamente quando nelle vicinanze si trova a passare un giovanotto inglese che chiameremo George, lui è un fotografo dilettante e tutti i fine settimana torna al paesello a trovare la mamma, George scatta una foto a Milky Way e poi torna a Londra dove lavora come Barman in un locale a due passi dagli studi di registrazione Abbey Road, un giorno entrano nel suo bar quattro ragazzi dai capelli lunghi e dai vestiti sgargianti che sembrano essere musicisti, George ha appena ritirato le sue fotografie e le sta guardando così capita che i quattro musicisti notano Milky Way e decidono di usarla per la copertina del loro disco. Intanto Milky Way ha lasciato la sua fattoria perchè il macellaio del paesello l'ha acquistata per farne succulente bistecche. Quando esce il disco George corre a comprarlo e poi torna al paesello a far visita alla mamma che gli ha preparato una bella bistecca.... George mette su il disco e si siede a tavola e mentre ascolta Atom Heart Mother si sta mangiando la mucca che c'è in copertina.....

Sandokan

Sera dell' 8 febbraio del 1976
sabato ore 21,30 circa
Brozolo

Passo a prendere un amico, non è ancora pronto, gentilmente i suoi genitori, per non farmi aspettare fuori al freddo, mi fanno accomodare in cucina, stanno guardando la TV e con loro ci sono anche dei vicini, sembrano tutti un po' tristi ed uno di loro, affranto, mi dice "Hai visto? è morta la Marianna!!!" ha gli occhi rossi e il fazzoletto in mano, "Mi dispiace tanto..." rispondo, penso che sia morta una loro amica o parente..... "Ma... la Marianna.... chi? la conosco?", "Ma si! la Perla di Labuan", buio assoluto, "Ehhh! non la conoscevo.... ma era malata?" "Ma no!!! l' hanno ferita mentre scappavano e poi è morta" a quel punto capisco che c'è qualcosa che non quadra, mi stava sfuggendo qualcosa..... "Ma la fidanzata di Sandokan" e mi indicano la TV......

Marianna...... la Perla di Labuan....... RIP!!!

Ungaretti

Ulisse

Penelope














Nel 1968 la RAI mandò in onda uno sceneggiato tratto dall' Odissea di Omero per la regia di Franco Rossi, Bekim Fehmiu erà Ulisse e per alcuni anni godette anche di una certa popolarità presso il pubblico femminile come "bello del momento", Penelope era Irene Papas che al contrario non godette di molta popolarità tra il pubblico maschile.


Lo sceneggiato era preceduto da una breve introduzione dove c'era un anziano signore che leggeva alcuni versi dell' odissea..... per anni mi sono chiesto chi era quel vecchio rincoglionito che declamava con tanta foga "Ulissssse"...... e non capivo una minchia di quello che diceva.
Molto tempo dopo ho scoperto che si trattava di Giuseppe Ungaretti, nientepocodimeno che il più grande poeta italiano del novecento ..... non me ne volere Giuseppe..... avevo 13 anni!

venerdì 9 dicembre 2011

Gipo


Nel 1974, per me che ascoltavo Deep Purple e Black Sabbath, Gipo Farassino non era proprio il massimo, ma mi capitò di vederlo dal vivo ad una festa di paese (precisamente a Brozolo) e ne rimasi affascinato. Grande intrattenitore e "chansonnier" di classe, accompagnato da un gruppo di ottimi musicisti, offri uno spettacolo molto divertente ma allo stesso tempo poetico e toccante, le sue canzoni parlano di personaggi della "periferia" alle prese coi tempi che cambiano, con amori disperati, con piccoli soprusi o inganni, con insignificanti storie di vita ordinaria .... ma grandi nella loro "umanità".
"Serenata Ciucatuna" è un pezzo che mi è entrato nell' anima.... per molti anni, alla fine delle numerose cene con gli amici, quando tutti erano un po' brilli c'era sempre qualcuno che la intonava... e tutti in un coro sguaiato e stonato, abbracciati e felici, a squarciagola.... fino a quando c'era fiato nei polmoni.....
Avevamo anche imparato a memoria il monologo che reinterpretavamo a turno insistendo sulle battute più divertenti..... dice, scusi... Geometra, c'ha un cerino? che se disturbo me ne vado! 


La ripropongo qui nella versione integrale dal vivo, 
purtroppo la registrazione non è delle migliori, ma è l'unica che ho trovato su youtube. 
C'è solo l'audio e quindi, per chi non ha mai visto uno spettacolo di Gipo, faccio una precisazione: verso la fine del monologo il nostro ubriaco incontra una signora che lo invita ad andare (andiamo, ma andiamo in dove?), e lui la chiama "tridentina", mancando la mimica non si capisce molto la battuta seguente, quando Gipo dice "Un... dui... tre" indica i denti, quindi "tridentina" perchè ha solo tre denti.

Buon Divertimento.

mercoledì 30 novembre 2011

October Fest

 Negli anni 70 ad un certo punto è scoppiata la febbre della birra, le birrerie nascevano come funghi e ho scoperto che non esisteva solo la "splughen brau", c'erano un sacco di altre birre.... rosse, scure, crude, pastorizzate, doppio malto.... tutti iniziano a collezionare lattine di birra e sottobicchieri, andare in birreria dieventa la nuova tendenza della gioventù, tutti i perditempo gironzoloni che fanno vita notturna almeno una volta a settimana si recano in birreria, ricordo la "54" in corso Principe Oddone, la "Freius" in via Freius, il "Red Pub" in corso Casale, "Birra e spaghetti" in via Cigna, etc, etc.....

Andare all' October Fest diventa il sogno di tutti i birreristi, così nel settembre del 1980 decido che dovevo andarci anch'io, l' urgente desiderio mi colpisce un noioso venerdì pomeriggio, in compagnia di mio cugino Mario ci stavamo interrogando sulla possibile meta della serata quando improvvisamente si accende la lampadina..... perchè non andare all' October Fest? Brillante idea.... certo che Monaco non è proprio dietro l'angolo... per rendere il viaggio meno noioso e la scampagnata più interessante decidiamo di coinvolgere il Dante, la Maria e mia cugina Mirella.... che per fatal combinazione erano li pronti, con la valigia in mano, come se telepaticamente avessero percepito le nostre intenzioni. Partiamo venerdì nella tarda serata ed arriviamo a Monaco il sabato mattina all' alba, dopo aver girato un paio d'ore troviamo finalmente l' October Fest (Monaco è un pelino più grande di Cavagnolo.... ed anche di Chivasso!!!).
Il colpo d'occhio è impressionante, una marea di persone di cui non si vede la fine, enormi stand, giostre, chioschi e altre attrazioni..... Ognuno, di circa una decina di stands (padiglioni), è grande come l' intera "fiera dei vini" di Torino, tutti hanno al centro un grande palco con sopra l' orchestra e una decina di ballerini in costume tirolese che saltellano al ritmo di polka, i tavoli sono sempre tutti occupati, a qualsiasi ora, ci sono centinaia di cameriere in costume tirolese che viaggiano ininterrotamente avanti e indietro con una decina di boccali da un litro, hanno gonne lunghe ma scollature generose su seni abbondanti (credo facciano una selezione scartando quelle col seno piccolo!).

La Maria, mio cugino Mario, la Mirella e io davanti al maiale allo spiedo.
Manca il Dante che scattava la foto, aveva una vecchia Hasselblad e non trovavamo nessuno che sapesse usarla per farci una foto tutti insieme.
Entriamo in uno di questi stand attratti da un enorme maiale allo spiedo che sovrasta l' entrata, un po' assonnati ma molto affamati, mangiamo e beviamo godendoci finalmente la nostra meritata birra dopo un viaggio di 700 Km. Finito di banchettare ci prende un po' l' abbiocco, quello strano stato mentale per cui, nonostante il gran casino e la musica, i tuoi occhi non riescono a stare aperti e ti addormenti.... anche se stai parlando con qualcuno. 

A tavola..... noi beviamo e il Dante scatta.....
Cerchiamo allora un posto tranquillo dove riposare, un bel prato verde, soffice e morbido che a Monaco non è difficile da trovare: il villaggio olimpico.
Tra le bellissime tensostrutture, lo stadio, laghetti e piscine troviamo il nostro agognato praticello ed all' ombra dell' ultimo sole ci siamo assopiti. Al nostro risveglio siamo tornati alla festa, abbiamo fatto cena ed abbiamo scoperto che alle 11 tutto quel meraviglioso "paese dei balocchi" chiudeva i battenti...... 
oooooooooooh! che delusione! ..... ma proprio sul più bello........... oooooooooooh!!!!
Purtroppo i tedeschi son fatti così, alle 11 .... rauss, tutti a casa a dormire! e attenti a non fare troppo casino, che li la polizia mena.... così migliaia di tedeschi barcollanti si avviano a casa silenziosamente....
uno di questi si ferma in mezzo alla strada, proprio di fronte a noi, reggendosi a malapena in equilibrio inizia una eterna pisciata.... non finiva più.... sarà andato avanti un quarto d'ora.
A questo punto cerchiamo un posto per dormire e, solo dopo aver trovato il tutto esaurito in una mezza dozzina di hotel e pensioni, ci rendiamo conto che forse era un po' difficile trovare anche un solo letto libero nel raggio di 20 Km.... il sabato sera, a Monaco, durante l' october fest..... ma figuriamoci.
E quindi, di conseguenza, torniamo a casa.
Nel viaggio di ritorno ci fermiamo a Vaduz in Liechtenstein per coronare un altro mio desiderio che avevo dal giorno in cui a scuola, studiando la geografia europea, ho scoperto il Liechtenstein, paese dal nome impronunciabile talmente piccolo che la sua capitale Vaduz era poco più grande di Cavagnolo!!!

lunedì 28 novembre 2011

Il Calciobalilla


Non vale "girare" e non valgono i "ganci". Queste le regole fondamentali di questo simpatico gioco protagonista di mille sfide per decidere chi doveva pagare le "consumazioni" al bar.
Da ragazzino ero fortissimo, sia in porta che all' attacco.... ero avvantaggiato rispetto ai miei amici perchè, avendo il bar, il calciobalilla ce l' avevo in casa e potevo allenarmi.
Avevo iniziato a giocare da bambino, in piedi su di una sedia perchè altrimenti non arrivavo a vedere il campo di gioco, ci passavo interi pomeriggi.
Gioco molto maschile a cui le ragazze non avevano accesso, le si lasciava giocare molto raramente solo per far valere la propria superiorità ed umiliarle pubblicamente.

Rocky Horror

THE ROCKY HORROR PICTURE SHOW

La sua fama giunse alle mie orecchie nel 1976, per anni si riusciva a trovare solamente qualche sporadica informazione, raramente una fotografia..... un sentito dire da un amico, che l'aveva sentito da un amico, che l'aveva letto da qualche parte...... nel 1980, nella mia prima fuoriuscita dal suolo italico, ad Hilderberg in Germania trovai un libro che conteneva il fotofilm a colori..... paurosa libidine!!!
Era un librettino di piccolo formato e costava carissimo.....era pure in tedesco.... ma non potevo non comprarlo. Nell' inverno del 1981 andai a Milano a trovare un amico e finalmente riuscii a vedere "The Rocky Horror Picture Show" al cinema Mexico, fù amore a prima vista...... rivisto poi in cassetta un sacco di volte...... semplicemente fantastico!!!!!

Dopo 30 anni al cinema Mexico di Milano danno ancora "The Rocky Horror Picture Show".
Incredibile ma vero.


The Rocky Horror Picture Show è il più "cult" di tutti i "cult movie".
Un fenomeno planetario che nel corso di quasi quarant'anni ha raccolto milioni di fans.
La storia inizia sul palcoscenico dell' Upstairs Theatre (piccolo teatro Londinese, appena una sessantina di posti)  il 16 Giugno del 1973 quando debutta il musical "The Rocky Horror Show". Il successo è tale che il 17 Agosto lo spettacolo viene spostato al Classic Cinema di 270 posti, Mick Jagger, David Bowie e Lou Reed sono tra i primi spettatori e il 31 Ottobre si arriva al King's Road Theatre di 400 posti dove viene replicato per sette anni consecutivi.
Una delle cose più "in" che potevi fare a Londra in quei tempi era andare al Rocky Horror.

Il Film venne prodotto dalla 20th Century Fox con un budget piuttosto alto (circa 1.200.000 dollari, ma qualcuno parla di 1.500.000) venne girato a Londra in otto settimane a partire dal 21 Ottobre del 1974.
Ma, al contrario di quello che tutti si aspettavano, il film al botteghino fù un disastro pauroso, nessuno andava a vederlo e in tutte le sale veniva "smontato" dopo pochi giorni di programmazione.
La Fox, in un disperato tentativo di recuperare almeno parte dei costi di produzione, cerca di riciclarlo proponendolo in una "Double Feature" con "Il Fantasma del Palcoscenico", altro clamoroso fiasco.
Il film sembra ormai destinato all' oblio ma un giovane pubblicitario della Fox, Tom Deegan, pensa che il film abbia un grande potenziale e crede che semplicemente non lo si è proposto al pubblico giusto, così il Primo Aprile (April Fools' Day) del 1976 il film viene presentato nel circuito dei "Cinema di Mezzanotte"* al Warely di New York.... ed ha inizio il mito.

Per altre ulteriori informazioni sul film.... beh! andate a cercarvele su Internet!

*Midnight Movies (Cinema di Mezzanotte) è un fenomeno (in Italia non ha avuto alcun riscontro) nato a New York nel 1971, erano proiezioni che iniziavano appunto a mezzanotte di films particolari che non trovavano spazio nei normali circuiti e potevano contare su di un affezionato pubblico che li andava a rivedere più volte coinvolgendo amici e conoscenti, il fenomeno diventò presto una moda e si allargò a quasi tutte le grandi città americane.

The CAST











And


Jeremy Newson as Ralph Hapschatt


Hilary Labow as Betty Munroe


THE TRANSYLVANIANS

 
 
Henry Wolf - Transylvanian and Photographer ad Wedding Party



Perry Bedden - Transylvanian and Photographer at Wedding Party



Christopher Biggins - Transylvanian and Wedding Guest



Imogen Claire - Transylvanian and Wedding Guest



Stephen Calcutt - Transylvanian and Wedding Guest



Fran Fullenwider - Transylvanian and Wedding Guest



Anthony Milner - Transylvanian and Wedding Guest



Rufus Collins - Transylvanian and Chaffeur at Wedding Party



Annabelle Leventon - Transylvanian and Wedding Guest



Gaye Brown - Transylvanian and Wedding Guest



Lindsay Ingram - Transylvanian and Wedding Guest



Peggy Ledger - Transylvanian and Wedding Guest



Hugh Cecil - Transylvanian and Wedding Guest


Pamela Obermeyer - Transylvanian


Sadie Corre - Transylvanian


Tony Then - Transylvanian


Ishaq Bux - Transylvanian



Kimi Wong - Transylvanian and Wedding Guest

Sui "Transylvanians" non mi tornavano i conti: sono in 18 e nei titoli di coda ci sono in effetti 18 attori accreditati ma manca Rufus Collins e al suo posto c'è Tony Cowan, subito ho pensato che Tony Cowan fosse uno speudonimo di Rufus Collins o forse non li avevo contati bene ed erano 19.....

La cosa si spiega col fatto che Henry Wolf non poteva essere presente durante le riprese della scena del "Time Warp" per precedenti impegni di lavoro e così venne chiamato Tony Cowan, che gli assomiglia molto sia di faccia che di statura, ci sono quindi 19 attori per 18 personaggi


Tony Cowan - Transylvanian di riserva

Gina Barrie - Wedding Guest


Frank Lester - Bride's Father


Petra Leah - Wedding Guest


Koo Stark - Wedding Guest

Nella scena del matrimonio sono presenti anche Riff Raff, Columbia e Magenta


e naturalmente anche Frank'n'Furter (che è il celebrante)


L'unico attore non identificato rimane il tipo con gli occhiali da sole sulla sinistra (International Movie Data Base riporta come Wedding Guest Mark Johnson) e i due Bambini.......
Nel finale ci sono forse una ventina di comparse quando Frank'n'Furter canta "Goin Home" e nella sala si materializza un pubblico composto per lo più da anziani.
Fine della Trasmissione.