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Sono ancora vivo.... e questo mi basta.

domenica 30 ottobre 2011

La Stazione


Stazione di Cavagnolo, tutte le mattine alle ore sei meno dieci un treno a vapore ci portava fino a Chivasso, qui si scendeva e si andava di corsa a prendere un altro treno elettrico che ci portava fino a Torino Porta Susa dove si arrivava verso le sette e dieci, la scuola iniziava alle otto ed io impiegavo non più di dieci minuti per arrivarci, quindi restava una mezzora abbondante da riempire e si andava al ristorante di Porta Susa, eravamo in tre, io prendevo un succo di frutta e gli altri due un caffè, pagavamo un giorno a testa ma dopo qualche tempo gli altri due protestarono perchè il succo di frutta costava più del caffe, così decidiamo di prendere la stessa cosa per non creare scompensi, io il caffe non lo potevo bere per via dell' appendicite, agli altri il succo di frutta non piaceva..... quindi prendiamo un Martini! Alle 7,30 del mattino a stomaco vuoto.... idea geniale.....

Primo giorno di scuola

Classe prima elementare Cavagnolo, anno scolastico 1926/27 (o 1927/28?).
Mio padre è il primo maschio sulla sinistra della fila in alto





















Padre e figlio a confronto nel loro primo giorno di scuola

mercoledì 26 ottobre 2011

California Punk 80

Frontier e Posh Boy, due tra le prime etichette indipendenti del punk californiano, attive ancora oggi.


Una semplice paginetta fotocopiata costituiva il primo catalogo della Frontier che ho ricevuto da cui comprai China White, Choir Invisible e Adolescents e forse anche gli TSOL.


Catalogo natalizio della Posh Boy, anche qui una sola paginetta, stampata ma a cui erano stati aggiunti a penna tutti i titoli in alto a fianco delle illustrazioni delle copertine. Da qui comprai Beach Blv, Los Nuns, Gleaming Spires e qualche altra cosa.

lunedì 24 ottobre 2011

Le più grosse soddisfazioni: pisciare sotto le stelle.


Una delle più grosse soddisfazioni che un maschio adulto di razza umana può provare è quella di pisciare sotto ad un cielo stellato come questo.
Mentre il tuo corpo si purifica espellendo liquidi in eccesso la tua mente è libera di spaziare nell' universo infinito, se poi aggiungiamo una leggera brezza  e il canto dei grilli il quadro e perfetto.

Le occasioni migliori si presentano dopo una ricca e succulenta cena innafiata di buon vino, dopo una movimenta festa o anche solo dopo una piacevole serata con gli amici, in questi casi è d' obbligo la pisciata collettiva perchè chi non piscia in compagnia o è un ladro o è una spia.
Nel caso di pisciate di gruppo se vi girate verso un compagno mantenete lo sguardo all' altezza degli occhi, non è educato abbassare lo sguardo ed è tassativamente vietato pisciare sulle scarpe del vicino.
Una simpatica variante nelle pisciate di gruppo può essere un improvvisata gara per vedere chi piscia più lontano.

Importante, sia che pisciate da soli o in compagnia, evitate di pisciare controvento, la cosa potrebbe provocare spiacevoli effetti collaterali.

sabato 22 ottobre 2011

Il Nonno e la TV

Un giorno, entrando in casa, trovo mio nonno seduto sul divano che guarda la TV, niente di strano, ma aveva una strana espressione tra il divertito e il meravigliato, stava a braccia conserte e scuoteva la testa e mentre gli passo accanto dice "Certo che sono proprio in gamba.... guarda che cose ti fanno vedere!.... e sembrano proprio vere!"allora mi fermo e mi giro verso il televisore, lui continua "Bisogna proprio dire che al giorno d'oggi te ne fanno vedere di tutti i colori",
"Nonno, ma è un documentario.... quelle cose sono VERE!",
"Ma va... figurati se esistono delle bestie così.... le fanno 'loro'", "Nonno, è un documentario sulla natura, quelli sono animali che vivono in Australia",
"Ma fatti furbo.... sei proprio un badola* se credi a ste cose.... è tutto un 'cine'", a questo punto mi arrendo e scuotendo la testa me ne vado, "va... va... povero badola....". Il dialogo naturalmente avvene tutto rigorosamente in piemontese e tengo a precisare che mio nonno era perfettamente lucido ed in completo possesso delle sue facoltà mentali, semplicemente non aveva mai visto un canguro o uno struzzo. Forse li aveva visti disegnati o in foto e per lui, non avendoli visti dal vivo, erano sempre rimasti animali "finti".
Il Nonno più o meno all' epoca degli eventi narrati, circa 1975
* Badola è un termine piemontese intraducibile, diciamo che in questo caso stà per "Tonto".

Per i più curiosi aggiungo che mio nonno era un fervente lettore di fotoromanzi Lancio e di fumetti di Tex (che lui chiamava Tec perchè la x era troppo moderna e  non la conosceva).

venerdì 21 ottobre 2011

Foto di Famiglia

Adoro le vecchie foto. Attimi di passato congelati per l' eternità che rendono immortali.
Tra duecento anni nessuno di noi sarà più su questa terra ma ci saranno ancora le nostre fotografie, credo sia per questo che in passato, di fronte ad un obiettivo, ci si presentava in abiti da festa e si assumeva una posa seria ed autorevole cercando di dare una buona impressione. 

Qui siamo all' incirca nel 1915, quello in centro è mio nonno Arietti Maurizio Mario che tutti conoscevano come "Mariu Panatè", gli altri due non so chi sono. 

Arietti Maurizio Mario e Basso Albina presumibilmente nel giorno del loro matrimonio nel 1917


Ho ritrovato lo "Stato Civile di Famiglia" che rivela che la data del matrimonio non è il 1917 come pensavo io, ma bensi il 1913



1920 - I nonni con la primogenita Adele 

mercoledì 19 ottobre 2011

Lo Stradone

Cavagnolo - Via C. Colombo - prima metà anni 70
Strada Statale SS590 che a Cavagnolo diventa Via Cristoforo Colombo ma per me, fino all' età di 6 anni era semplicemente "lo Stradone". 
Era in vigore l' assoluto divieto di attraversare lo stradone perchè ci passavano le macchine, era possibile passare dall' altra parte solo accompagnati da un adulto, così la quasi totalità della mia infanzia la trascorsi al di qua dello stradone, per fortuna che il cinema era di fianco e non di fronte..... altrimenti niente Ercole e Maciste


Da Google Maps - Lo Stradone oggi

lunedì 17 ottobre 2011

Luna Incostante - Nickelcat demo


Luna Incostante - Primo demo registrato ancora col vecchio nome (Nickelcat) nel 1981
Formazione 
Valerio Bianco Voce, Sax e tastiere
Rinaldo Doro Basso
Arietti Mario Chitarra
Arietti Maurizio Chitarra
Dante Garimanno Batteria

"Soft Rain" è cantata da Rinaldo e il basso è suonato da Mario

Ecco un paio di recensioni da parte di fanzine dell' epoca








"Soft Rain"

Questo video non mi è riuscito molto bene, ma sono i primi tentativi che stò facendo in mezzo a mille difficoltà cercando di imparare ad usare iMovie.

sabato 15 ottobre 2011

La prima auto

Fiat 127 Blu munita di sedili ribaltabili e dotata di ottima ripresa

Una Fiat 127 Blu (come quella nella foto) è stata la mia prima automobile, era targata TO H1 comprata di sei mesi da un dipendente Fiat. Quello che più contava in una macchina era la "ripresa" e se aveva i sedili ribaltabili, la "ripresa" serviva per fare le "sgommate", una moda molto diffusa nei primi anni 70, tutti facevano le sgommate, c'era persino uno dei Padri Maristi di Santa Fede che le faceva....
La prima cosa che gli amici al bar ti chiedevano quando compravi una macchina era: "Ma ce l'ha i sedili ribaltabili?" se la risposta era no eri uno sfigato, se la risposta era si eri  "uno che conta" (Quello ci ha la macchina coi sedili ribaltabili, non so se mi spiego!!!). I sedili ribaltabili servivano per trasformare l' auto in una specie di alcova dove concupire le eventuali conquiste femminili.... non è che si usassero molto frequentemente..... ma era indispensabile averli!
Non c'erano molti optional, .....c'era il volante, la leva del cambio, il portacenere  e lo specchietto retrovisore..... e i sedili (naturalmente ribaltabili).

giovedì 13 ottobre 2011

A Dangerous Method


Delusione per l' ultimo lavoro di David Cronenberg, tutta l' attenzione del regista sembra rivolta ad una perfezione formale che appaga l' occhio ma non coinvolge la mente, la prima parte scorre ancora abbastanza bene ma man mano che il racconto prosegue invece di coinvolgere diventa sempre più noioso per finire come un patinato fotoromanzo.
Eppure l' argomento trattato sembrava proprio pane per i suoi denti!!
Ma dov'è finito il Cronenberg visionario e "malato" di "Videodrome"? 
O quello lucido, geniale e folle di "Inseparabili"?

mercoledì 12 ottobre 2011

Luna Incostante - Yellow Cab


Sto litigando col mio computer cercando di imparare ad usare iMovie, dopo mille peripezie sono riuscito a fare questo video che è un po' una ciofeca, consideratelo una prova generale, comunque per me è già un grande successo e l'ho postato su YouTube


Il pezzo è Yellow Cab, scelto perchè dura solo un minuto e ventuno secondi.
Era uno dei nostri primi pezzi e ci sembrava di andare molto veloci.... poi è arrivato l' hardcore punk che andava più veloce di noi.....

lunedì 10 ottobre 2011

Il concerto più strano

Larry Martin Factory - Marzo 1980 Palasport di Torino

Larry Martin è un curioso personaggio, musicista e produttore americano già attivo alla fine degli anni 60, si trasferisce in Francia dove viene riciclato con l'esplosione del punk e piazza un suo singolo nelle classifiche di mezza Europa: la mitica "Sweet Mama Fix" (un pezzo molto "Loureediano").
Sull' onda del successo arriva in Italia con la sua band, sale sul palco tutto vestito di nero, con una chitarra Gibson Les Paul nera, e già sembra un po' traballante e malfermo sulle gambe, comunque il sound è buono ed il concerto prende quota, ma dopo un ora scarsa..... mentre stà cantando, si inciampa e cade dal palco, in avanti, rovinando sulle prime file.... la band continua a suonare, dopo un po' si vede ricomparire la chitarra, la band continua a suonare ma iniziano a guardarsi intorno come dire "e adesso... cosa facciamo?", Larry Martin quella sera sul palco non c'è più salito, proprio non si è più visto.... forse si era fatto veramente male.... la band chiude il pezzo, saluta ed esce. Fine del concerto.









Larry Martin ci ha lasciato due memorabili dischi di rock "malato"
"Early Dawn Flyers" 1977
"Daimler Benz" 1979

Vercelli Punk


SOPRA IL PUNK LA CAPRA CAMP - SOTTO IL PUNK LA CAPRA CREP

Sorella Maldestra - "La vita non è bella se non puzza di scella"
1980 (Martedì 22 Aprile) anche a Vercelli arriva il Punk. In una serata, organizzata col patrocinio del comune in un grande teatro, si esibiscono alcuni gruppi Punk, tutti rigorosamente di Vercelli e dintorni (almeno credo), star della serata sono i "Sorella Maldestra" (grande nome!!!) autori di una cassetta intitolata "Cadavere" (grande titolo!!!) dove c'è la mitica "Io sono un Freak (e spacco tutto con il Crick)" (grande pezzo!!!). Come si conviene alle star sono gli ultimi a salire sul palco e la loro esibizione è sostenuta da un gruppo di fans (amici e parenti) nelle prime file, in effetti sono i più bravi. Di loro conservo ancora la cassetta ed oggi avrei voluto risentirla ma .... mi sono accorto di non avere più un registratore a cassette!

Sorella Maldestra - Mi pare che il cantante lo chiamassero "Naso"
Prima di loro salgono sul palco tre o quattro gruppi sconosciuti di cui non ricordo neanche il nome, uno è anche piuttosto interessante mentre un altro è veramente disastroso (apprendo da Rinaldo trattasi dei "Fluido Rock"),  il cantante ad un certo punto si avvicina al microfono con aria minacciosa e con voce schifata presenta il nuovo brano "questo pezzo si chiama..... Latteeeeeee!!!" prende un pacchetto di latte e lo apre coi denti, il liquido finisce per terra e sui fari del boccascena.... fumi e lampi!!!... Corto Circuito!!! tutto si ferma .... gli altri sul palco lo guardano con disapprovazione come a dirgli "Deficiente.... guarda che cazzo hai combinato! Tu e il tuo Latteeeee!!" Dopo una ventina di minuti di febbrili andirivieni di tecnici per fortuna si riparte. Più tardi l'autore di tale scempio risale sul palco in lacrime.... perchè doveva pagare i danni provocati ai faretti del boccascena!!!! Poverino!

Questi sono quelli del "Latteeee!" (Fluido Rock)
Ecco il fatidico momento del "Latteeee!" 
Ed ecco come si presentava il palco subito dopo il fatidico momento del "Latteeee!"
Il Chitarrista di quelli del "Latteeee!" (Fluido Rock)


Tre scatti di quelli "piuttosto interessanti" (Forse sono i "Leciolles")

Altro gruppo senza un nome (Questi forse sono i Wasps)
Da un articolo su "La Stampa" di Torino (Giovedì 24 Aprile - Cronaca di Vercelli) apprendo che i gruppi coinvolti nella serata erano sei: Sorella Maldestra, Kortocirkuito, Fluido Rock, Crak, Leciolles e Wasps. Quelli che definisco "piuttosto interessanti" credo siano i Leciolles

lunedì 3 ottobre 2011

Venezia

Questa gita a Venezia è stata l'unica vacanza che ho fatto con la mia mamma, a parte qualche sporadica gita domenicale in Valle D'Aosta.
La mia mamma, io, mia cugina Mirella e la zia Lina in gita a Venezia negli anni sessanta.
Notare che non ho i calzini, quel giorno è forse l'unico di tutta la mia adolescenza in cui non indosso i calzini, da ragazzino avevo una strano "pudore" per i miei piedi, non volevo che nessuno li vedesse (quasi come per il "pisellino") e quindi portavo sempre i calzini che non toglievo assolutamente mai di fronte a qualcuno.
Quel giorno fui quasi costretto a non metterli e girai per tutto il tempo con un senso di vergogna cercando di non guardarli per non sentirmi ancora più a disagio. Meno male che era l'ultimo giorno della gita!!!!
Il berretto era bianco e rosso, io normalmente non portavo berretti e con quel coso in testa mi sentivo un gelataio, anche questo mi venne imposto per il sole (forse che il sole di Venezia fosse diverso da quello di Cavagnolo? Mah!!!)
Questo è stato il mio primo bagno in mare, passeranno quasi 30 anni prima del secondo (ed anche ultimo) che si verificherà durante una vacanza in Sardegna nel 1993.
In questa foto anche lo zio Roberto (per gli amici Bertu)
Ed eccomi in Piazza San Marco, secco come un chiodo con quelle gambette che sembravano grissini e, come si può ben vedere, con gli inseparabili calzini a coprire le "vergogne".
Il motivo per cui la maggior parte delle persone decide di andare a Venezia e per dar da mangiare ai piccioni.... credo che tutti quelli che sono stati a Venezia abbiano una foto come questa, a riprova di ciò notare dietro di noi un altra famigliola in posa col padre impegnato nello scatto, però non stanno dando da mangiare ai piccioni.... ma sicuramente ne faranno un altra.

domenica 2 ottobre 2011

Il concerto più.... commovente!

Siamo nel marzo del 1973 quando i Traffic di Steve Winwood fanno tappa a Torino per un memorabile concerto al Palasport. Fuori gli immancabili scontri tra polizia ed autonomi che si protraggono durante tutto il concerto, io stò sulle gradinate di fronte al palco, ad un certo punto vediamo quelli che stavano sopra di noi scendere precipitosamente, alcune vetrate erano state infrante dai sassi lanciati dagli autonomi ed il gas dei lacrimogeni cominciava ad entrare all' interno, dopo circa un quarto d'ora tutto il palasport piangeva, compresi i musicisti sul palco, per il bis infatti Winwood e compagni si ripresentano sul palco con occhiali neri ed eseguirono "John Barleycorn" tra i singhiozzi.... veramente commovente!

Di spalla gli Sharks dell'ex Free Andy Frazer (che vennero fischiati a prescindere) che ricordo molto vagamente.